sabato 27 settembre 2014

ORGANIZZAZIONE DELLA SALA PESI: IL LAYOUT DELLE ATTREZZATURE



Di Fabio Zonin & Luca Franzon

Quello che segue è il primo di una serie di articoli dedicati all’organizzazione e alla gestione della sala pesi, il cui intento è fornire, in base all’esperienza degli autori, una serie di accorgimenti e suggerimenti di ordine tecnico-pratico, utili ad ottimizzare la resa della struttura, garantendo la massima soddisfazione del cliente, del personale tecnico, e la massima resa economica in virtù dell’investimento realizzato. Il primo argomento trattato in questa sede è la disposizione ottimale delle attrezzature. Certamente la possibilità di equipaggiare al meglio una sala pesi è strettamente legata all’entità del budget economico a disposizione per la realizzazione del centro. Le considerazioni da farsi, in merito all’entità dell’investimento, saranno a loro volta condizionate dalla localizzazione geografica del centro, dal bacino di utenza, dal livello delle strutture concorrenziali già esistenti, e da tanti altri fattori che permetteranno di stimare la possibilità di rientrare della cifra investita nei tempi previsti. Appare quindi indubbio come la quantità e la qualità dell’attrezzatura di cui dotare la sala sia condizionata da una serie di attente valutazioni da parte di chi deve attrezzare la stessa, che sfoceranno nella definizione del budget più appropriato. Una volta stabilita la cifra da investire, ed operato le dovute scelte in merito alle attrezzature da acquistare, un grosso margine di qualità sarà poi determinato dalle capacità di chi avrà l’onere di disporre nel migliore dei modi quanto procacciato, curando l’ambiente che si andrà ad attrezzare, in modo da renderlo il più possibile accogliente e funzionale. In questo contesto un’accurata e razionale disposizione degli attrezzi gioca un ruolo chiave nella riuscita del compito. Per tale ragione è importante che, alla figura dell’architetto, o di chi è preposto alla cura dell’ambiente dal punto di vista meramente estetico, sia affiancata quella di un valido professionista di settore, in grado di garantire l’adozione di tutti quegli accorgimenti che permetteranno agli istruttori ed all’utente finale di sfruttarne appieno le potenzialità. A tale scopo sarà necessario che egli predisponga un layout degli attrezzi funzionale, che rispetti tutte le norme di sicurezza, e garantisca nel contempo un ottimo impatto visivo. Un centro dotato di una sala pesi caratterizzata da un ambiente estremamente piacevole, ed attrezzature all’avanguardia, ma disposte in maniera tale da non consentire il mantenimento dell’ordine, della pulizia, e lo svolgimento di programmi di allenamento vari ed efficaci, perde gran parte della propria forza. Il layout delle attrezzature nella sala attrezzi di un centro fitness deve quindi essere tale da conciliare la funzionalità con l’estetica. 
Gli attrezzi cardiofitness dovrebbero essere subito visibili all’ingresso in sala, possibilmente disposti in zone predisposte ad hoc. Ideale è posizionare tale tipologia di attrezzi in luoghi luminosi, spaziosi e con una buona aerazione, ma assolutamente non esposti a correnti d’aria tali da poter creare disagio agli utenti. In virtù dei tempi di permanenza sulle macchine aerobiche, mediamente molto superiori rispetto al tempo di fruizione degli attrezzi isotonici, è buona norma curare l’aspetto scenografico della zona cardio, scegliendo accuratamente colori ed arredi. Quando possibile è opportuno disporre le macchine aerobiche in una zona dominante nei confronti dell’intera sala, eventualmente ponendole sopra un soppalco rialzato. Ciò consentirà all’utente una lunga permanenza sugli gli attrezzi cardiofitness, senza sentirsi alienato dal resto della sala, ma partecipe alla vita della stessa. In virtù della forte sudorazione indotta dall’allenamento aerobico, è bene assicurarsi che vi siano sempre a disposizione dei clienti rotoli di carta e disinfettante, con lo scopo di consentire la pulizia degli attrezzi dal sudore. È opportuno inoltre che i clienti siano invitati, mediante cartelli, o appositi adesivi applicati sul pannello comandi delle macchine cardio, a detergere le stesse dal proprio sudore al termine dell’uso. La zona cardiofitness potrebbe essere dotata di monitor o di uno schermo gigante, allo scopo di allietare la permanenza durante l’allenamento. Un altro particolare da tenere in considerazione, è che la disposizione degli attrezzi sia tale da consentire agli utenti un’agevole comunicazione fra loro, senza dover alterare la propria postura, girandosi o spostandosi dalla posizione corretta. Possibilmente disporre le attrezzature in modo da garantire un posizionamento delle macchine più praticate dai soggetti di sesso femminile, tale da non creare situazioni di imbarazzo. Le macchine aerobiche devono essere fruibili da tutti i clienti della sala; potrebbe perciò essere necessario imporre limitazioni sul tempo massimo di permanenza sul singolo attrezzo, negli orari ad alta frequentazione del centro. Nel caso in cui la palestra non sia di nuova apertura, ma abbia subito, durante il periodo di chiusura estiva, un parziale rinnovo del parco macchine, è bene cercare porre in rilievo le nuove attrezzature appena acquistate. I visitatori avranno così l’impressione di una sala tecnologicamente all’avanguardia, mentre i vecchi clienti, appena rientrati, saranno in grado di notare ed apprezzare immediatamente le novità. In seconda battuta dovrebbero essere visibili le macchine isotoniche a pacco pesi, mentre gli attrezzi più datati, le macchine caricabili a dischi, le panche, i bilancieri ed i manubri, dovrebbero essere disposti nell’area meno visibile della sala. In particolare è consigliabile confinare panche, bilancieri, manubri, multipower, e macchine caricabili a dischi, in un'unica regione della stanza. Questo al fine di circoscriverne l’utilizzo in una zona ben precisa, in modo da evitare che piastre e manubri debbano essere trasportati da una parte all’altra della sala, compromettendone la sicurezza, o che possano rimanere in giro per la stessa creando disordine e disagio. È buona norma fare in modo che tutto quanto possa non risultare sempre in perfetto ordine, rimanga lontano dal primo impatto visivo. La disposizione degli attrezzi deve essere razionalizzata al punto da far sì che l’ambiente resti il più possibile ordinato nell’arco degli orari di apertura, e che l’eventuale ripristino dell’ordine da parte degli istruttori risulti agevole e veloce. La disposizione in sala delle macchine isotoniche dovrebbe rispettare le seguenti caratteristiche:
  • per settore muscolare, 
  • per marca, modello e colore, 
  • per altezza e forma, 
  • per la necessità o meno di avere uno specchio di fronte all’attrezzo.
Non sarà sempre possibile soddisfare tutti i sopraddetti criteri contemporaneamente, e sarà quindi necessario privilegiarne alcuni. L’importante e che gli utenti abbiano sempre l’impressione di una sala accogliente, pulita, ordinata, tecnologicamente all’avanguardia, e dotata di tutti gli accorgimenti necessari a rendere agevole l’utilizzo degli attrezzi. È bene prestare particolare attenzione al posizionamento di macchine che prevedono l’adozione di posture che potrebbero creare imbarazzo nell’utilizzatore, quali adductor machines, abductor machines, gluteus, ecc. Le rastrelliere porta piastre dovrebbero essere numerose e disposte in prossimità di bilancieri, panche e macchine caricabili a dischi. Si suggerisce inoltre di indicare, mediante l’apposizione di opportuni numeri adesivi, il peso delle piastre che dovranno essere collocate su ogni spuntone della rastrelliera, garantendo così il massimo ordine e la massima facilità nell’appropriarsi del carico desiderato. Non potrà mai così ad esempio accadere che il disco da 2 kg di cui si necessita sia letteralmente “seppellito” sotto piastre da 20 kg. Dovrebbe essere inoltre prevista una zona riservata all’esecuzione di esercizi a corpo libero. Tale spazio dovrebbe essere situato il più possibile in prossimità delle macchine cardiofitness, in modo da consentire la comoda esecuzione di circuiti basati sull’alternanza di macchine aerobiche ed esercizi a corpo libero, una tipologia di allenamento molto apprezzata dall’utenza femminile. La zona a corpo libero dovrà comunque risultare non eccessivamente in vista, o perlomeno essere in parte riparata mediante il posizionamento di piccoli muretti, fioriere, ecc., al fine di non palesare all’intera sala lo svolgimento di esercizi che prevedono movimenti e posture che potrebbero comportare l’imbarazzo dell’esecutore. Di tanto in tanto, quantomeno una volta l’anno, risulta utile ridisporre gli attrezzi, in modo da offrire ai clienti l’impressione di una struttura in continua evoluzione, evidenziando l’interesse da parte dello staff nel rendere i programmi di allenamento proposti sempre più vari e differenziati, e nel ricercare una disposizione della sala sempre più funzionale. Se le dimensioni della sala, ed il numero di attrezzi in dotazione alla stessa lo consentono, è estremamente utile creare “isole” riservate all’allenamento a circuito, composte da: 
  • alcune stazioni cardiofitness,
  • almeno una postazione isotonica per la stimolazione di ciascun settore muscolare principale, 
  • alcune panchette regolabili,
  • alcuni bilancieri pre-caricati,
  • una serie di manubri leggeri, 
  • materassini, cavigliere ed elastici per esercitazioni a corpo libero. 
Questa zona può essere usata anche da eventuali  personal trainer, facenti parte dello staff od esterni allo stesso, per lezioni singole o di gruppo, da tenersi in orari non troppo frequentati. Sarà in tal modo possibile sfruttare pienamente la struttura, senza intralciare l’allenamento degli altri utenti. Qualora dimensioni della sala, attrezzi, e politica aziendale del centro lo consentano, sarà possibile adibire uno spazio riservato all’uso esclusivo dei personal trainer. Tale spazio potrebbe inoltre essere equipaggiato con una linea di attrezzi diversa rispetto a quella del resto della sala, magari dall’aspetto particolarmente accattivante ed all’avanguardia. Si andrà così a creare una zona privilegiata, dedicata ai clienti disposti ad un maggior esborso in termini economici, in cambio di un servizio personalizzato.

Un accorgimento a dir poco fondamentale consiste nell’accurata calibrazione della distanza fra le diverse attrezzature, tale da rendere agevole la salita e la discesa dalla macchina, il posizionamento sulla stessa, e l’effettuazione di tutte le regolazioni necessarie. Assicurarsi in particolare di valutare con cura tutte le possibili traiettorie di parti in movimento dell’attrezzo, di bilancieri e di manubri, in relazione ai vari esercizi eseguibili su una specifica stazione, assicurando così un posizionamento  delle macchine tale da garantire la massima sicurezza. È doveroso prevenire ogni possibilità di incidente dovuto alla distrazione di un cliente particolarmente maldestro. È molto importante anche misurare le dimensioni e le capacità di manovra degli strumenti utilizzati per la pulizia della sala, quali aspirapolvere e macchine per il lavaggio dei pavimenti, in modo da garantirne un passaggio agevole fra gli attrezzi. Spesso macchine posizionate troppo vicine fra loro, o situate in una posizione troppo vicina alle pareti della sala, non consentono di effettuare un’accurata pulizia degli spazi più ristretti, con conseguente deposizione di polvere e sporco. Al fine di garantire la massima pulizia ed igiene, è necessaria la fattiva collaborazione da parte degli istruttori che si occupano della chiusura serale, che dovranno garantire le migliori condizioni di lavoro possibile a chi si occuperà della pulizia del locale il mattino seguente. In particolare i tapis roulant dovrebbero essere lasciati posizionati alla massima inclinazione possibile, al fine di garantire la possibilità di rimuovere la polvere che inevitabilmente si deposita sul pavimento sotto il nastro. Non dovranno assolutamente essere lasciati a terra piastre e manubri, in quanto è impensabile che il personale incaricato alle pulizie sollevi pesanti dischi da terra per potervi passare l’aspirapolvere o lo straccio. Tutti gli accessori delle macchine isostoniche, quali triangoli per tricipiti o pulley, trazybar, maniglie e sbarre dovranno essere agganciati all’apposito moschettone della macchina di appartenenza, in modo che nulla rimanga sul pavimento. Allo stesso modo, dovrebbero essere previsti appositi ripiani atti a riporre accessori quali cavigliere, cinture, bastoni, ganci, fasce da sollevamento, palle svizzere, ed assicurarsi che all’atto della chiusura del centro ogni cosa sia riposta con ordine nello spazio appositamente dedicato. Un ulteriore controllo dello stato di ordine della sala dovrebbe essere garantito dall’istruttore che si occupa dell’apertura mattutina, cosicché i clienti che per primi entreranno in sala avranno l’impressione di una struttura sempre pulita ed ordinata. Lo stesso dovrebbe essere fatto al termine del turno di ogni istruttore che, una volta rimpiazzato dal sostituto, dovrebbe soffermarsi qualche minuto in maniera da lasciare al collega la palestra in perfette condizioni. Oltre ad occuparsi di seguire la clientela, l’istruttore dovrebbe adoperarsi per mantenere gli attrezzi in perfetto ordine e stato di manutenzione, segnalando tempestivamente a chi di dovere qualunque anomalia riscontrata nel funzionamento degli stessi. I manubri dovrebbero essere sempre riposti con ordine sulle apposite rastrelliere, le piastre sugli appositi sostegni, mentre i bilancieri e gli attrezzi caricabili a dischi dovrebbero essere tempestivamente scaricati. Per dare la possibilità concreta ad ogni istruttore di ottemperare a tale compito, è possibile prevederne l’arrivo al mattino 15 minuti prima dell’apertura. È inoltre auspicabile una stesura dei turni di lavoro dei diversi istruttori che preveda un breve periodo di sovrapposizione di orario fra gli stessi, tale da consentire all’istruttore che termina il proprio turno di ripristinare l’ordine in sala, prima di lasciare la struttura. Si tratta di un piccolo investimento, che comporta un esborso giornaliero extra dell’ordine del costo di un’ora di un istruttore di sala, ma che consentirà di giovare in maniera notevole all’immagine ed alla funzionalità della sala. Infine, un ulteriore importante compito degli istruttori è assicurarsi che gli utenti curino le massime pulizia ed igiene personali, nel rispetto degli altri clienti e delle attrezzature. In particolare ogni utente dovrebbe entrare in sala indossando calzature pulite e portando con sé un asciugamano pulito da posizionare fra il proprio corpo e gli attrezzi. È buona norma tenere in sala alcuni asciugamani puliti. Qualora un cliente non ne fosse provvisto, l’istruttore potrà così concedere in uso allo stesso uno degli asciugamani messi a disposizione dalla palestra, ricordandogli però di munirsene per la prossima seduta.

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