venerdì 12 settembre 2014

IL FARTLEK....COME DIMAGRIRE IN MEZZO ALLA NATURA



Vista la bella giornata che c'è oggi, mi vien voglia di parlare di attività fisica outdoor. Diventa qunindi inevitabile scrivere della corsa.
La corsa è sicuramente un’attività fisica che affascina ogni aspirante sportivo e che entusiasma chi già la pratica. La corsa è spesso percepita dai clienti come un’attività che da benessere e forma fisica ottimale. Un obiettivo che spesso i clienti richiedono al proprio trainer è dunque quello di poter iniziare o di ricominciare a correre. La corsa apporta una serie di benefici che sono:
  • Riduzione della frequenza cardiaca a riposo;
  • Aumento della capacità vitale dei polmoni;
  • Migliore ossigenazione tissutale;
  • Migliora la sopportazione alla fatica fisica;
  • Formazione di circoli arteriosi "anastomotici", grazie alla quale si migliora l'irrorazione sanguigna in tutte le parti del corpo;
  • Riduzione della formazione delle lipoproteine, responsabili del deposito del colesterolo sulle pareti delle arterie (chiamate lipoproteine LDL) e formazione delle lipoproteine HDL che si oppongono alla formazione di queste occlusioni;
  • Funzione benefica nei confronti dell'ipertensione, previene il diabete e si oppone all'insorgere di stress psichici poiché permette di scaricare le tensioni nervose.
Visto il post di ieri sull'EPOC, il post di oggi si concentra su una metodica allenante utile a stimolare la produzione di un buon consumo di ossigeno post esercizio.

Il Fartlek (o speed play) è un termine della lingua svedese che significa "gioco di velocità". Il Fartlek training fu introdotto negli anni trenta dall'allenatore svedese Gösta Holmer (1891-1983). Caratteristica principale di questo tipo di allenamento è data dal fatto che l'intensità o la velocità dell'esercizio varia, ciò significa che il sistema aerobico e anaerobico sono messi sotto sforzo alternativamente. La maggior parte delle sessioni di Fartlek durano almeno 45 minuti e possono variare dalla camminata aerobica allo scatto anaerobico. Le variazioni di velocità e d’intensità sono date da:
  • Irregolare altimetria (salite, discese);
  • Superfici diverse (erba, sabbia):
  • Soggettività dell’atleta (che s’impone ritmi variabili).

Le finalità fisiologiche di quest’allenamento sono: miglioramento della capacità di recupero dei debiti di ossigeno lattacidi durante il lavoro. Le finalità psicologiche sono: variare i contenuti dell’allenamento utilizzando percorsi naturali, più motivanti rispetto all’uniformità del lavoro a ritmo di corsa invariato. 
Il professor Jean-Pierre Despres, docente di  dietologia umana alla Laval University di Quebec City, ha evidenziato in uno studio pubblicato su Sports and Exercise, che alternare l'intensità durante l'allenamento aiuta a perdere peso più velocemente che eseguendo l'esercizio ad un ritmo costante. Caratteristica assolutamente soddisfatta quindi dal Fartlek.

Il fartlek può essere suddiviso in varie tipologie.  Quelle maggiormene utilizzate sono:
  • Spontaneo: è l’atleta che decide di aumentare o diminuire l’andatura in base alle sensazioni soggettive del momento.
  • Predeterminato: si svolge su percorsi dove si sono prestabiliti, Km e ritmo
  • Di gruppo: le variazioni sono decise dai membri del gruppo.

Le variazioni possono essere:
  • Variazioni lunghe: nelle quali si esegue un’andatura con ritmo base simile a quella del lungo lento (60/65% del VO2 Max) con tratti a velocità molto sostenuta su distanze di 1000-2000-3000 m.
  • Variazioni brevi: nelle quali secondo la lunghezza totale del percorso si esegue un ritmo base di tipo lento o medio con tratti di velocità molto sostenuta su distanze comprese fra i 300 e i 600 m.
  • Variazioni miste: sono una miscelanza di variazioni lunghe e brevi secondo una successione variabile.

Segue un esempio di come può essere impostata una seduta di Fartlek.


Non mi resta che augurarvi una buona corsa in mezzo alla natura !!!

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