lunedì 8 settembre 2014

LA DIETA CHETOGENICA


La dieta Chetogenica si basa sul presupposto che una dieta ricca di proteine e lipidi e molto povera di carboidrati mantenga costanti i livelli di insulina evitando l'accumulo di grasso e favorendo il suo utilizzo a scopo energetico. Diminuendo i livelli di glucosio oltre i limiti raccomandati il corpo sarà costretto ad attingere energia da altri substrati quali proteine e lipidi.

I corpi chetonici sono sottoprodotti acidi causati da alti livelli d'ossidazione degli acidi grassi, vale a
dire la mobilitazione e la combustione di grandi quantità di acidi grassi come risorsa energetica (ecco quindi il nome Chetogenica).
I principali combustibili del corpo sono i carboidrati in primis e in, seguito grassi e proteine. Se si segue una dieta a basso tenore di carboidrati il corpo dovrà attingere energia da altri nutrienti; dato l'elevato quantitativo di proteine ingerito, la gluconeogenesi non avverrà sottraendo le proteine al tessuto muscolare, ma dagli alimenti introdotti con l'alimentazione; la maggior parte dell'energia sarà però ottenuta dai trigliceridi, dagli acidi grassi e dai chetoni.

Un particolare tipo di dieta chetogenica è la Dieta Metabolica introdotta dal canadese dott. Mauro Di Pasquale. Si basa principalmente sul principio della calma insulinica con la particolarità che questa viene poi volutamente alterata con un’opportuna ricarica. Questo tipo di dieta crea uno stimolo continuo al metabolismo in modo tale da non permettergli di adattarsi. Secondo l’autore, e non solo, i benefici apportati da questa dieta sono:

  • Incremento della massa magra;
  • Incremento della forza;
  • Riduzione della massa grassa;
  • Riduzione dell’attività catabolico del corpo;
  • Massimizza gli effetti degli ormoni anabolici androgeni;
  • Favorisce l’utilizzo dei grassi di deposito al posto del glucosio come fonte d’energia;
  • Salvaguarda le proteine ed il tono muscolare;
  • Rende il tessuto adiposo più mobile e ne ridistribuisce gli accumuli in maniera più
  • omogenea.
Prima di intraprendere questo tipo di dieta, è opportuno, come consigliato anche dall’autore, effettuare analisi ematochimiche e valutare insieme ad un medico il proprio stato di salute. La Dieta Metabolica si sviluppa in due fasi:

FASE DI VALUTAZIONE

Questa fase ha una durata di 12 giorni, ed è indispensabile per incentivare il corpo ad utilizzare i grassi come principale fonte energetica e a valutare la quota minima di carboidrati sostenibile dal singolo individuo. Le percentuali di nutrienti andranno così suddivise: 40-60% grassi, 40-50% proteine, 30g di carboidrati che potranno aumentare fino ad un massimo del 10% nel caso comparissero sintomi quali stanchezza o debolezza.

FASE DI MANTENIMENTO

Dopo i primi 12 giorni il 13° e il 14° si effettua una ricarica spostando l’introito calorico su queste percentuali: 20-40% grassi, 15-30% proteine, 35-60% carboidrati. Dopo questo periodo di ricarica si continuerà con un periodo di 5-6 giorni dove si mantiene un regime 40-60% grassi, 40-50% proteine, 30g-10% e 1-2 giorni dove si dovrà effettuare la ricarica rispettando i valori percentuale prima indicati. Esiste una versione “moderata” della Dieta Metabolica che risulta essere più soft nel limitare i carboidrati. Questa infatti porta la percentuale di questi ultimi ad un 15-25% .

PREGI:
  • Stimolante per il metabolismo;
  • Non necessita di particolare controllo delle quantità di cibi.
DIFETTI:
  • Richiede un controllo periodico dei parametri ematici;
  • Ripetitiva nella scelta degli alimenti;
  • Idonea soprattutto a chi possiede motivazioni sportiva.

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