venerdì 5 settembre 2014

CELLULITE NEMICO PUBBLICO NUMERO 1 !!!





La cellulite, o più correttamente panniulopatia edemato-fibro-sclerotica (P.E.F.S.) sigla che sta per:
  • Panniculopatia: malattia del pannicolo che rappresenta il connettivo in cui gli organi sono immersi quindi, letteralmente , sofferenza del connettivo
  • Edemato: con formazione di edema
  • Fibro:  a carico delle Fibre
  • Sclerotica:  sclerosi quindi Indurimento
Di solito, si pensa che la cellulite sia un inestetismo causato da un eccesso di adiposità localizzate, mentre da un punto di vista medico, la cellulite è una patologia, che deriva da un’alterazione del derma e ipoderma, tant'è che si può presentare anche in donne molto magre nelle quali, tra l'atro spesso, è più evidente.

E' caratterizzata da ipertrofia delle cellule adipose, dove, negli spazi intracellulari si accumulano liquidi (residui dei processi biochimici dell'organismo) in eccesso. L’equilibrio del sistema venoso e linfatico (la linfa è un liquido che raccoglie i materiali di scarto dell’organismo e scorre nei vasi linfatici) è modificato con un rallentamento del flusso sanguigno e una ritenzione di liquidi da parte dei tessuti. Situazione che provoca delle infiammazioni al tessuto adiposo: i capillari vengono compressi e il drenaggio dei liquidi in  eccesso diventa più difficoltoso. Questo meccanismo scatena la cellulite. 

La PEFS viene classificata in 4 stadi:


1° STADIO ( edematosa ): caratterizzata dalla presenza di gonfiore (edema) dovuti al ristagno di liquidi nel tessuto e di accumulo di grasso e acqua nelle cellule. La cute è ancora tesa ed elastica ma si comincia ad avvertire un senso di pesantezza agli arti; se la cute viene compressa non rimangono “impronte”. E’ difficile riconoscerla ad occhio nudo.

2° STADIO ( fibrosa ):  vi è un peggioramento del microcircolo rispetto alla cellulite edematosa. L’epidermide assume un colorito spento, si arrossa se compressa e assume il cosiddetto aspetto “a buccia d’arancia” se viene stretta fra le dita. Spesso sono presenti capillari dilatati (teleangectasie), anche in forma ramificata. Sono tutti sintomi di cattiva ossigenazione, fragilità vasale e difficoltà a smaltire i grassi.

3° e 4º STADIO ( sclerotica ): vi è un notevole aumento dei micronoduli. La fibrosi iniziale si è trasformata in vera  e propria sclerosi dei tessuti che hanno ingabbiato in grossi ammassi duri i micronoduli precedenti.Il numero dei capillari dilatati, quasi sempre presenti, aumenta. La superficie cutanea non è più omogenea e levigata ma presenta il tipico aspetto “a materasso”, è fredda al tatto a causa dell’insufficienza circolatoria, è dolente se viene toccata anche con modesta pressione e, se viene compressa, lascia una depressione che scompare solo dopo alcuni secondi.



La PEFS si può anche suddividere anche in:


Cellulite compatta: che colpisce soprattutto i soggetti in buona forma fisica con una muscolatura tonica poco mobile: la zona più interessata è spesso dolente e sulla cute compaiono delle smagliature, si localizza sulle ginocchia, cosce e sui glutei. È la forma più comune, è dura, tende l'epidermide (strato più superficiale della pelle) al massimo si presenta soda sotto le dita; è aderente ai piani sottostanti e non si modifica in rapporto alla posizione del soggetto. Raramente dolorosa al tatto o spontaneamente, si accompagna quasi sempre a segni di affaticamento venoso o linfatico di ritorno degli arti inferiori. Si notano: facilità all'ematoma ed alle smagliature, espressione quest'ultima di un disagio delle fibre elastiche del derma (secondo strato della pelle)

Cellulite molle: che colpisce persone di mezza età che hanno tessuto ipotonico o in soggetti che variano di peso. La cellulite molle è costituita da infiltrati mobili con presenza di noduli sclerotizzati; si localizza all’interno delle cosce e delle braccia.

Cellulite edematosa:  caratterizzata dalla presenza di una componente idrica: ristagno liquido dei glutei e del bacino conferiscono ai tessuti un aspetto gonfio e spugnoso.È molto dolente al tatto e spesso anche spontaneamente. È sempre associata ad una cattiva circolazione venosa e linfatica degli arti inferiori: inizialmente compare solo un senso di pesantezza e di tensione alle gambe ed ai piedi; col passare degli anni si possono aggiungere segni più marcati di insufficienza venosa fino ad avere la presenza di gonfiori tali che la digitopressione lascia un incavo persistente sulla pelle. Questa forma costituisce lo stadio finale della degenerazione ed è caratterizzata da tessuto spugnoso, cascante in posizione eretta ed oscillante durante la deambulazione. Alla palpazione il tessuto muscolare è praticamente inconsistente. La terapia è estremamente difficile ed inizialmente deludente. Gli esercizi ginnici mirati giocano un ruolo fondamentale. Colpisce prevalentemente la parte bassa delle gambe, i piedi e le caviglie dando origine alle cosiddette "gambe a colonna".



I fattori scatetanti la cellulite, possono essere classificati in: fattori primari come la razza e la familiarità e fattori secondari come, patologie particolari, assunzione di farmaci. Infine esistono fattori aggravanti dovuti al nostro stile di vita che sicuramente potrebbero essere controllati adottando uno stile di vita diverso (ad es. cattiva alimentazione o sedentarietà, postura errata, stress, fumo, sovrappeso ecc...)
L'approccio alla cellulite deve, necessariamente, essere multifattoriale. Più fattori favorenti sono integrati più rapida e definitiva è la risoluzione del problema che, ricordo , non è un inestetismo ma una vera patologia da accumlo di scorie. La correzione del regime alimentare è fondamentale, diminuire la quantità di sale ed aumentare, drasticamente, l'introito di acqua, aumentarel'ingestione di  frutta e verdura e praticare costantemente una giusta attività fisica.
Fondamentale attuare un drenaggio che tenga conto del: drenaggio linfatico, drenaggio connettivale, eliminazione scorie idrofile e, se c'è concomitante adiposità, eliminazione scorie lipofile. Gli omotossicologi consigliano di utilizzare i seguenti prodotti per effettuare un buon drenaggio:
  • Lymphomyosot : drenaggio linfatico
  • Galium Heel: drenaggio connettivale
  • Guna Solidago: eliminazione scorie idrofile ed attività antiedemigena
  • Carduus Cosmoplex eliminazione scorie lipofile-grassi- attraverso il fegato
Questi prodotti sicuramente validi è fondamentale siano prescritti da un omotossicologo o da un omeopata in grado di decidere quali è bene utilizzare e con che posologia.

Di sicuro vantaggio saranno anche i trattamenti osteopatici per il riequilbrio della postura, del funzionamento viscerale e del drenaggio linfatico.

Di alimentazione e allenamento parlerò nel prossimo post....!! 

Nessun commento:

Posta un commento