martedì 15 luglio 2014

LA SINDROME DEL PIRIFORME


La sciatalgia che si manifesta come un dolore che parte dal basso della schiena e raggiunge la gamba o, in alcuni casi, perfino il piede, è dovuta all'irritazione e/o alla compressione della radice del nervo sciatico.
Questa problematica può essere provocata da un'ernia discale, da altre problematiche che interessano le strutture che hanno rapporti con il nervo sciatico e talora dal muscolo piriforme che se troppo rigido o voluminoso può comprimere il nervo sciatico, scatenando dolori e parestesie alla regione glutea e alla porzione posteriore dell'arto inferiore.
Fu Yoeman nel 1928 a descrivere per primo la così detta “sindrome del piriforme”. Sebbene nei soggetti che presentano dolore sciatalgico si pensa, la causa sia sempre di origine lombare, in uno studio compiuto su 240 pazienti con manifestazioni e sintomi di radicolite lombosacrale, la SP era stata diagnosticata nel 43% dei soggetti. Questa sindrome, che colpisce prevalentemente il sesso femminile (rapporto 6:1 con gli uomini).
È il muscolo extrarotatore più importante dell’anca. Si attacca anteriormente al sacro, a livello del 2°, 3°, 4° forame sacrale, prende inserzione sul legamento sacro-ischiatico e si dirige in fuori, in basso e in avanti per andarsi ad inserire sul Grande Trocantere. Posto nella Grande Incisura Ischiatica ed ha dei rapporti contigui con:
· il nervo ischiatico.
· sopra al piramidale c’è l’arteria e il nervo gluteo superiore, mentre sotto si trova l’arteria e il nervo gluteo inferiore. Questi sono i nervi che vanno ad innervare i glutei.
· un'altra struttura molto importante in rapporto con il piramidale è il nervo pudendo e l’arteria pudenda, che passano sotto e medialmente al piramidale.

È innervato dai rami anteriori del 1° e 2° nervo sacrale. Il piramidale in posizione neutra (cioè a gamba estesa) è un extrarotatore, abduttore e flessore dell’anca. A 60° di flessione d’anca il piramidale è solo abduttore. Superati i 90° di flessione d’anca diventa un estensore, rotatore interno e abduttore. Questa biomeccanica è importante ricordarla durante l’esecuzione degli esercizi, perché cambiando i gradi di flessione dell’anca cambiano i parametri di reclutamento del piramidale.

Le cause scatenanti della sindrome del piriforme sono varie. Fra le principali si hanno cause infiammatorie a livello delle pelvi con formazioni di bande fibrotiche a livello del muscolo che diventa resistente allo stiramento.

Si possono avere anche traumi diretti ed acuti al piriforme oppure microtraumi che in cronico portano alla formazione di microscopiche aderenze cicatriziali che rendono il muscolo teso, posizionandosi cosi in modo da impegnare in modo non fisiologico lo spazio del grande forame ischiatico, con conseguente compressione, quando viene messo in stretching del nervo sciatico contro l'arcata ossea del foro.
La SP può essere causata anche dalla compressione del nervo sciatico nel caso in cui attraversi attraverso il ventre muscolare del Piriforme, sia da proiezione dei punti trigger del muscolo stesso.
Il dolore di proiezione di un trigger point del muscolo Piriforme può essere irradiato alla regione sacroiliaca, alla regione della natica, sulla parete posteriore dell'anca e sui due terzi prossimali della parete posteriore della coscia.
La sintomatologia della SP si esacerba con dolore o, e parestesie al tratto lombare, alla regione glutea, alla porzione posteriore della coscia e della gamba, alla pianta del piede. È possibile riscontrare ache dei deficit motori e dellearee di ipoestesia all'arto inferiore. Si può riscontrare un rigonfiamento che va dal sacro al grande trocantere,
Tra i possibili test clinici il test di Freiberg è il più utilizzato. Questo test nel posizionare il soggetto prono, di seguito si flette passivamente il ginocchio a 90° e si porta la gamba all'esterno per imprimere al femore una rotazione interna. Questo movimento induce uno stiramento del muscolo piriforme (che è un extrarotatore) scatenando dolore, in caso di positività del test. Se palpata la regione glutea del lato in disfunzione si può trovare la presenza di gonfiore, data da tensione del ventre muscolare e l'attività dei TP nel piriforme.
Fra i vari trattamenti che si possono cercare di eseguire per migliorare la situazione algica, spiccano la disattivazione dei trigger point e lo stretching del muscolo piriforme.
Il lavoro sui trigger point descritta da Travell nel 1952 consiste in una pressione esercitata sul TP muscolare, sufficientemente sostenuta e prolungata da inattivarlo. La pressione va esercitata in posizione di allungamento del muscolo. Si deve creare una pressione dolorosa ma tollerabile. Al diminuire del dolore bisogna aumentare la pressione. I TP si possono lavorare anche tramite l’uso di palline di gomma dura.
Lo stretching da effettuarsi nel trattamento della SP consiste nell’esecuzione di stretching statico del piriforme, ripetute ogni due ore per una settimana.

Passato il momento in acuto si possono effettuare anche movimenti in stretching P.N.F.

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