lunedì 28 luglio 2014

LA GLUTAMMINA



Aminoacido non essenziale, la GLUTAMMINA non ha ricevuto, fino a pochi anni fa, la particolare attenzione che meritava.
Recentemente, la Glutammina ha iniziato ad essere considerata come uno degli aminoacidi più importanti nei casi in cui l’organismo sia sottoposto a particolari condizioni di stress come traumi, interventi chirurgici, lesioni, esercizio fisico intenso; in tali condizioni la sintesi di GLUTAMMINA da parte dell’organismo può non corrispondere alle sue necessità, assumendo la connotazione di aminoacido essenziale ed è pertanto estremamente importante assicurarne apporti adeguati al fine di rispondere a queste aumentate esigenze fisiologiche con supplementazone tramite integratore (PHYSICIANS’ DESK REFERENCE PDR INTEGRATORI NUTRIZIONALI pag. 264). 
La GLUTAMMINA è l’aminoacido presente in maniera più abbondante nell’organismo in particolare nei muscoli e nel plasma (PHYSICIANS’ DESK REFERENCE PDR INTEGRATORI NUTRIZIONALI pag. 264-265). 
E’ un importante aminoacido con funzioni disintossicanti per tutto l’organismo, svolge un ruolo importante per la regolazione dell’equilibrio acido-base, riesce a tamponare le eccessive produzioni di residui azotati durante un’intensa attività sportiva (Alimentazione Fitness e Salute pag 358); protegge l’organismo dall’acidosi (creata dalla tossicità dell’amoniaca) (PHYSICIANS’ DESK REFERENCE PDR INTEGRATORI NUTRIZIONALI pag. 264). 
Possiede inoltre proprietà antinfiammatorie e antiossidanti ed ha la capacità di attraversare la barriera ematoencefalica e fornire energia e stimolo al cervello(Alimentazione Fitness e Salute pag. 360). Esplica inoltre effetto di stimolazione positiva del sistema immunitario (Alimentazione nello Sport pag 334), è considerata infatti un nutriente per il sistema immunitario (PHYSICIANS’ DESK REFERENCE PDR INTEGRATORI NUTRIZIONALI pag. 264), con azione diretta sugli immunociti, perchè la glutammina sembra essere il substrato fondamentale dei linfociti, dei macrofagi e delle cellule Killer del sistema immunitario, ed una sua carenza sembra comprometterne il corretto funzionamento (dal libro Bella Forza Advance pag 106).

Si ritiene che abbia un ottimo effetto anticatabolico (contrastando l’azione del cortisolo) (Alimentazione nello Sport pag 334) e uno stimolo per l’effetto anabolico nella sintesi proteica (Jepson, MM., et al 1988), ed ha azioni protettive nei confronti della mucosa intestinale, può addirittura contribuire a proteggere contro gli effetti collaterali di trattamenti chemioterapici e radioterapici in pazienti affetti da tumori (PHYSICIANS’ DESK REFERENCE PDR INTEGRATORI NUTRIZIONALI pag. 265-266).
Lo stress indotto dall’allenamento sembra diminuire in maniera consistente i livelli plasmatici di glutammina nelle ore seguenti le sedute (Alimentazione nello Sport pag 334). Si sono tra l’altro riscontrati livelli ematici cronicamente bassi di glutammina in atleti sofferenti di “sindrome da sovrallenamento” (PHYSICIANS’ DESK REFERENCE PDR INTEGRATORI NUTRIZIONALI pag. 266-267).
Livelli bassi di glutammina sono associati ad un bilancio azotato negativo, a causa di una diminuita sintesi ed un aumento della degradazione proteica. La glutamina dovrebbe essere assunta prima e durante lo sforzo fisico intenso in quantità variabili da 3 a 10 gr al giorno; dosi di Glutammina sino a 21 gr/die appaiono ben tollerate, comunque per dosi massicce è bene consultare il medico. (PHYSICIANS’ DESK REFERENCE PDR INTEGRATORI NUTRIZIONALI).
La glutammina è il principale carburante per il processo di rivestimento cellulare nell’intestino (enterociti). Come visto sopra è importante per le sue azioni protettive nei confronti della Mucosa Intestinale (PHYSICIANS’ DESK REFERENCE PDR INTEGRATORI NUTRIZIONALI pag. 265) e buona parte della glutammina totale utilizzata nel corpo viene usata per la sintesi di nuove cellule gastrointestinali che rimpiazzano quelle vecchie. La “fame” di glutammina da parte delle cellule dell’intestino rappresenta il principale problema inerente la supplementazione orale di questo aminoacido, in quanto gran parte di esso viene rubato dalle cellule intestinali.
La glutammina sembra inoltre avere un ruolo nell’aumento delle riserve epatiche di glicogeno (Alimentazione Fitness e Salute).

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