domenica 17 agosto 2014

ACIDO ALFA LIPOICO...L'ANTIOSSIDANTE UNIVERSALE




L’acido alfa lipoico (Ala) già noto negli anni 50 dopo che L.J. Reed e I.C. Gunsalus riuscirono ad estrarlo dal fegato. A volte viene anche chiamato vitamina N. Si trova sia nelle cellule eucarioti che in quelle procarioti, nelle quali svolge la funzione di cofattore necessario per il metabolismo energetico mitocondriale. L’Ala interviene a livello della membrana cellulare prevendo il danno degli antiossidanti, andando inoltre a ripristinare gli antiossidanti intracellulari. Regola lo stato redox di proteine, prolattina, tireodoxinza e di altri fattori vari. Vari studi attribuiscono all’Ala funzioni disintossicanti, funzioni antidiabetiche e funzioni benefiche a livello cardiovascolare, a livello del sistema nervoso, neuromuscolare e immunitario.

 Alimentazione e Ala

Il nostro corpo ha una limitata capacità di sintesi dell’Ala, fattore che rende necessario assumere questa sostanza tramite l’alimentazione. Cuore, reni e fegato sono fonti molto ricche di acido alfa lipoico, in misura minore si trova nella frutta e nella verdura.  Nel qual caso l’alimentazione non fosse in grado di apportare un adeguato introito di Ala, si può pensare di integrarlo nella misura di 50-600 mg al giorno.

Funzione antiossidante

Una volta assorbito e biodisponibile l’acido alfa lipoico se ossidato e ridotto costituisce una coppia redox con potenziale di riduzione di -0,32v, rendendolo uno dei più potenti antiossidanti presenti in natura. Questa funzione e potenzialità ne spiega il largo utilizzo nei programmi antiage. Svolge la sua azione di antiossidante mediante una funzione diretta di sequestro dei radicali liberi; mediante una funzione indiretta come rigenerante di altri antiossidanti; mediante l’aumento della sintesi di antiossidanti a livello celulare. Favorisce l’aumento dei livelli di ascorbato e di glutatione a livello intracellulare. Il fatto di essere una molecola di piccole dimensioni è facilmente assorbita e trasportata, oltre a questo fattore ha la capacità di rimanere attiva sia in ambiente acquoso che in quello lipidico, motivando così il fatto di essere considerato un antiossidante “universale”.
Quando viene ridotto cede il suo elettrone a molecole di glutatione e di vitamina C ossidate rigenerandole. La vitamina C una volta ridotta è in grado di riattivare la forma ossidata della vitamina E.

Azione chelante

Alcuni studi hanno dimostrato che l’acido alfa lipoico è ingrado di effettuare un’azione chelante. La chelazione dei metalli è la captazione di un metallo-ione attraverso due radicali di una molecola. Il complesso così formato è stabile ed i metallo-ioni diventano inattivi;per essere eliminato,tuttavia,il complesso organico/metallo-ione deve essere elaborato dal rene e/o dal fegato e solo allora può raggiungere l’esterno attraverso le urine e/o la bile.

Azione sul diabete

L’Ala ha la capacità di aumentare l’efficacia dell’insulina, migliorando inoltre il trasporto del glucosio all’interno delle cellule tramite vie alternative a quelle dell’insulina stessa.
Funzioni che chiaramente favoriscono la normalizzazione della glicemia. l’acido alfa lipoico riduce la resistenza all’insulina, situazione che risulta determinante nello scatenare patologie come il diabete di tipo 2 e la sindrome plurimetabolica e a tutto ciò che ne concerne a livello di conseguenze nefaste.
L’azione antiossidante dell’Ala è di fondamentale importanza nel proteggere i nervi dall’aggressione dei radicali liberi, limitando l’insorgenza delle neuropatie diabetiche.

Azioni sul sistema nervoso

Oltre alla funzione appena descritta di protezione dai radicali liberi l’Ala migliora la comunicazione nervosa, aumentandone allo stesso tempo la funzionalità. Normalizza la sensibilità nervosa riducendo le sensazioni dolorose e la torpidità sensitiva. Incrementa i livelli di neuropeptide Y a livello dei nervi sostanza in grado di diminuire il dolore, rendendo così utili l’Ala nelle sciatalgie ad esempio.
Migliora le funzioni cognitive e la memoria, grazie all’aumento di flusso ematico a livello celbrale. Viene utilizzato anche in paziente affetti da Alzheimer e Parkinson che beneficiano degli effetti positivi dell’Ala sul sistema nervoso.
Dosi fino a 1200 mg/die sono stati somministrati a pazienti con sclerosi multipla nella speranza di diminuire la progressione della malattia; studi ancora in via di sperimentazione.

Azione antitumorale

Pare che l’Ala induca apoptosi in diversi tipi di cellule tumorali.

Azione sul sistema circolatorio

Prendere 300 mg/die di acido lipoico, migliora dopo 4 settimane del 44 per cento la vasodilatazione endotelio-dipendente. L’Ala presenta un’attività antinfiammatoria e ipolipidemica, corrispondente a  un potente effetto antiaterogeno, potendo così essere usate come sostanza preventiva nei confronti della malattia vascolare aterosclerotica.

Effetti sulla performace sportiva

Nel 1997 Henriksene e Jacob hanno evidenziato come l’integrazione con 600 mg di Ala al giorno potessero migliorare la resistenza sulle distanze medie e brevi, situazione motivata dall’aumentata capacità dell’organismo di gestire gli zuccheri. Nel fitness viene usato come integratore per il dimagrimento in quanto in grado di stabilizzare la glicemia e di migliorare l’uilizzo dei carboidrati evitando che vengano trasforamati in grasso e quindi poi accumulato. I body builder ne sfruttano la funzione anabolica simil insulinica. 

Altri possibili effetti

l’Ala viene usato per i suoi effetti antiossidanti anche nei casi di prevenzione della cataratta, nei casi di immunodeficienza, nella sindrome da fatica cronica e nella psoriasi.

Effetti collaterali

Molto raramente si sono manifestati effetti collaterali utilizzando l’Ala. Quando questi si presentano sono generalmente di natura lieve. Più frequentemente compare prurito cutaneo. Nei diabetici possono verificarsi, in caso di somministrazione incontrollata, casi di ipoglicemia.


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