lunedì 13 ottobre 2014

LA DIETA A ZONA




“Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”.

Così parlava Ippocrate più di 2000 anni fa, così continua Barry Sears, biochimico americano, ideatore della dieta Zona, oggi.
La Zona utilizza il cibo con grande attenzione: l’obiettivo principale è raggiungere e mantenere un ben preciso equilibrio ormonale e questo è possibile utilizzando in modo bilanciato carboidrati, proteine e grassi. Ed è a tale scopo che nei tre pasti principali e negli spuntini, il 40% delle calorie deve venire dai carboidrati, il 30% delle proteine ed il 30% dai grassi.
In questo modo la Zona permette di seguire una dieta a basso contenuto calorico senza soffrire la fame ed è per questo che viene utilizzata per ottenere un dimagrimento vero ed ideale, quello in cui il calo del peso corporeo è dovuto alla perdita di adipe e non a carico soprattutto della massa magra, con contemporanea perdita di efficienza metabolico. (il segreto è nel basso contenuto glicemico).
Ma proprio per questo ha delle regole ben precise che rispondono ad un diretto bilanciamento dei nutrienti utili giornalmente, il che specialmente all’inizio può provocare delle difficoltà di adattamento nell’organizzazione dei vari pasti ma basta impegnarsi un po’ e diventa naturale.

La zona nasce dal principio che esiste un legame tra alimentazione ed ormoni. Più nel dettaglio, l’ormone più importante su cui agisce la strategia alimentare zona è l’insulina. Questo ormone ha il compito di regolare i livelli di glucosio (zucchero) nel sangue, infatti quando il tasso di insulina è elevato l’organismo tende a trasformare in grasso la maggior parte di quello che mangia, soprattutto se è in eccesso. Dall’altra parte in consumo di proteine aiuta la produzione dell’antagonista dell’insulina, il glucagone, e soprattutto nutre il muscolo, diversamente da diete ipocaloriche. In conclusione il corretto equilibrio tra carboidrati e proteine consente di ottenere un equilibrio ormonale che procura un benessere nel lungo periodo.
In sintesi la strategia della zona si basa su 4 punti fondamentali: -l’alimentazione: con l’appropiata associazione delle calorie provenienti da carboidrati, proteine e grassi che deve essere mantenuta sempre, nei 3 pasti

principali e negli spuntini (almeno 2 al giorno);
- L’integrazione: l’uso regolare di omega-3 (gli acidi grassi definiti “essenziali”

perchè il nostro organismo non è in grado di produrli e di conseguenza devono essere assunti tramite l’alimentazione o l’integrazione, soprattutto gli omega-3 servono per il colesterolo, l’EPA e DHA contribuiscono al normale mantenimento delle funzioni cardiache e al mantenimento di livelli normali di trigliceridi e al mantenimento di una normale pressione sanguigna, in più il DHA contribuisce al normale mantenimento delle funzioni       - cerebrali e della capacità visiva);
- L’attività fisica
- Il rilassamento mentale


La Zona diventa, quindi, un vero e proprio stile di vita laddove i grassi hanno una grande importanza dietetica, perchè entrano nella costituzione delle varie membrane cellulari, essi infatti sono fonte di energia e contribuiscono a proteggere organi vitali come il cuore e il fegato. E inoltre non hanno influenza diretta sull’insulina e quindi non possono essere ritenuti i principali mandanti dell’ingrassamento. Questo non significa che si possa esagerare, ma una piccola dose può (incredibile, ma vero!), anche, aiutare a dimagrire. Per questo anche i grassi vanno necessariamente inseriti nell’alimentazione della Zona, e anche perchè contengono la colecistochinina che inibisce il senso della fame.
Un ultimo riferimento va fatto alle trasgressioni; per quanto la Zona faccia della varietà di cibi un punto di forza, a volte le trasgressioni sono irresistibili e non possono essere escluse. Ma se la trasgressione è sporadica non verrà compromesso il percorso alimentare; sarà sufficiente ricominciare dal passo seguente a mangiare correttamente.
In più alle lettrici donne, vorrei ricordare che proprio perchè la dieta Zona si basa sulla ricerca di un equilibrio ormonale, è molto probabile che con essa si possa anche raggiungere una stabilizzazione del ciclo mestruale, cosa da non sottovalutare!
E ora, prima di affrontare le varie regole e basi di questa strategia alimentare, qualcuno la conosceva già o ne aveva sentito parlare?

Maria Paola Hachfeld maryhachfeld@libero.it

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