lunedì 20 ottobre 2014

IL NETTARE DEGLI DEI…SCENDE IN PALESTRA BENEFICI E UTILIZZO DEL MIELE



La mitologia greca, tramanda la bellissima leggenda di Zeus Melissaion che per essere salvato dalla bulimia del padre Cronos venne nascosto in una grotta dove fu nutrito con latte di capra e miele di uno sciame di api attirate dal suono dei cimbali agitati dalle ninfe che custodivano il divino neonato. Allontanandosi dall’Olimpo e spostandosi dall’altro capo del mediterraneo si arriva in Spaga dove nella Grotta Cueva de la Araña si conserva il simbolo della stretta relazione fra l’uomo e il miele in quanto in una rappresentazione di arte rupestre che risale a circa 7000 a.C., si può osservare una scena che rappresenta la raccolta del miele.
Già ribattezzato il nettare degli dei il miele nell’antichità si pensava derivasse da un pulviscolo con proprietà magiche che vagava nell’aria. Era considerato un cibo divino donato dagli dei agli uomini. 4000 anni fa nell'antico Egitto il miele era già apprezzato, a tal punto che durante scavi nelle tombe dei faraoni sono stati rinvenuti vasi di miele ermeticamente chiusi il cui contenuto si era perfettamente conservato. La medicina ayurvedica, tremila anni fa, usava il miele come: purificante, afrodisiaco, dissetante, vermifugo, antitossico, regolatore, refrigerante, e cicatrizzante. Solo a partire dal XVIII secolo si è scoperto che l’origine è da attribuirsi alle api che visitano i fiori.
I mieli possono essere unifloreali, se derivano da un’unica origine botanica o multiflora (millefiori) in tutti gli altri casi. Le tipologie di miele variano in base alla zona geografica, alle condizioni climatiche, con una varietà che può presentare sostanziali differenze di anno in anno. Tutto ciò fa si che ogni tipo di miele abbia caratteristiche specifiche e sia utile e indicato in situazioni diverse.
oltre ai due monosaccaridi di base (fruttosio e glucosio) ed al saccarosio, l'analisi ha rivelato la presenza di maltosio, isomaltosio, maltulosio, furanosio, nigerosio, melicitosio, erbosio, raffinosio. Questi ultimi tre zuccheri complessi, non presenti nel nettare, si trasformano per attività enzimatica durante la "maturazione" del miele. Zuccheri ad alto peso molecolare sono considerabili le destrine. L'invecchiamento del miele porta ad una diminuzione del tasso di glucosio e ad un aumento in polisaccaridi.o
Nel miele oltre ai due monosaccaridi di base che sono il fruttosio, glucosio, si possono trovare di maltosio, isomaltosio, maltulosio, furanosio, nigerosio, melicitosio, erbosio, raffinosio. Questi ultimi tre zuccheri complessi, non presenti nel nettare, si trasformano per attività enzimatica durante la maturazione del miele. Inoltre L'invecchiamento del miele porta ad una diminuzione del tasso di glucosio e ad un aumento in polisaccaridi. Sono poi presenti diverse proteine (albumine, istoni, globuline, ecc. ) e tutti i principali amminoacidi essenziali. Contiene vitamine B1, B2, B6, biotina, acido pantotenico, vitamina C, E, K. Tra i sali minerali troviamo sodio, potassio, calcio, magnesio; Tra gli oligoelementi si segnalano: ferro, manganese, rame, cobalto, cromo nichel, litio, zinco. Si rileva inoltre la presenza di fattori ormonali quali acetilcolina e vari steroidi, antibatterici e antibiotici come l’inibina (operossido d’idrogeno) e la germicidina, questi agiscono come veri e propri antibiotici naturali. Un kg di miele apporta di 3.200 Kcal.
Il miele viene utilizzato come conservante per alimenti per le sue caratteristiche antibatteriche ed antifunginiche. Viene usato sulle abrasioni ed alcune malattie dermatologiche. Trova impiego anche come rimedio nelle malattie infettive gastroenteriche ingerito in soluzione acquosa.
Può trovare un impiego razionale anche nella terapia di alcune patologie di natura professionale come intossicazioni da metalli pesanti, alcaloidi, sostanze alcooliche perché durante il processo di glicossidazione possono essere complessati ed espulsi. È inoltre in fase di sperimentazione l'impiego del miele nella terapia di rigenerazione e trofismo del sistema nervoso.
Cento grammi di miele forniscono 320 calorie, contro le 400 circa del saccarosio. A livello dietetico permette quindi di realizzare un piccolo risparmio calorico.

Data la prevalenza di da zuccheri semplici è facilmente digeribile. Il glucosio, infatti, entra direttamente in circolo e viene quindi utilizzato immediatamente, mentre il fruttosio è consumato più lentamente e funziona da riserva energetica in quanto, prima di essere utilizzato
dall’organismo, deve essere trasformato in glucosio.

Alcune ricette con il miele ad uso sportivo potrebbero essere le seguenti:

BEVANDA ENERGETICA
Ingredienti: 3 arance, 2 tuorli d'uovo, 3 bicchierini di marsala, 4 cucchiaini di miele, cubetti di ghiaccio. Spremere le arance; mettere il succo nel frullatore assieme agli altri ingredienti e frullare. Si può sostituire il succo di arance, in tutto o in parte, con quello di pompelmo. Una versione adatta ai bambini può essere realizzata eliminando il marsala.

TORTA DI RISO AL MIELE
Per 6 persone: 250 g riso; 1 kg latte; 200 g miele; 30 g amido di mais; 100 g tuorli; vaniglia. Cuocere il riso insieme al latte e alla vaniglia per circa 20 minuti aggiungendo il miele, i tuorli e l'amido. Versare in una tortiera imburrata, tenendo il composto non superiore ai 3 cm.Cuocere a 200 gradi per 20 minuti.
Un’ultima riflessione sul miele va fatta, ricordando le mitiche operaie che lo producono le api che lentamente si stanno estinguendo a causa dei cambiamenti climatici ma anche nell’inasprimento delle infezioni da virus e dall’inquinamento da fitofarmaci. Ricordandoci che tale Albert Einstein disse “Se tutte le api morissero all’uomo resterebbero quattro anni di vita”.

Nessun commento:

Posta un commento