mercoledì 29 ottobre 2014

COS'E' LO STRESS ??




Spesso usiamo il termine stress in modo improprio. Una prima distinzione da fare è tra le parole stressor e stress.
LO STRESSOR: è una qualcosa che ci accade e può quindi essere positivo o negativo. Rumore, suoni, luce, calore, freddo, additivi chimici, virus, batteri, tensioni familiari, dinamiche relazionali disturbate, angosce nevrotiche, ecc
LO STRESS: che in inglese significa sforzo è la risposta di tipo generica che il nostro corpo oppone al fattore stressor.
Nel momento in cui si attua un processo di stress, nel corpo vengono chiamati in causa tutti gli apparati e organi che servono ad adattarsi al fattore stressor. Il sistema endocrino reagisce immediatamente modificando la produzione di diversi ormoni come: adrenalina e noradrenalina (catecolamine), cortisolo, ormone della crescita (GH) e  prolattina che aumentano rapidamente, più lentamente si innalzano gli ormoni tiroidei. Gli ormoni sessuali tendono ad abbassarsi, la glicemia tende ad aumentare, come pure colesterolo e trigliceridi.  
Il sistema nervoso vegetativo risponde con una ipersollecitazione del sistema simpatico (combatt o fuggi) per mettere l’organismo nelle condizioni di fronteggiare o ad evitare al più presto la situazione stressante. Si dice che il sistema nervoso autonomo è come una bilancia dove in un piatto si trova la parte ortosimpatica e nell’altro la parte parasimpatica. Fino a che la bilancia è in equilibrio il soggetto vive bene quando uno dei due piatti diventa più pesante si va incontro a due quadri distinti in:
  • IPERSIMPATICOTONIA
  • IPERPARASIMPATICOTONIA
Sotto sono riportati i principali cambiamenti apportati dal sistema nervoso autonomo.

Anche il sistema immunitario viene coinvolto. Inizialmente si può assistere ad una diminuzione della risposta immunitaria seguita da un aumento della produzione degli anticorpi. 
Ultimamente si sente parlare molto di interazione fra i sistemi PSICO-NEURO-IMMUNO-ENDOCRINO coinvolti nella continua ricerca dell’omeostasi.
Lo stress colpisce tutto il nostro corpo ed è un qualcosa di estremamente utili in quanto mette in atto il fenomeno dell’adattamento ad improvvisi avvenimenti. È di fondamentale importanza  per la sopravvivenza ed è chiamato “EUSTRESS”.  Se lo stressor è molto intenso e lo stress non adatta in maniera positiva o lo fa in modo prolungato (stress cronico), le variazioni a livello psico-somatiche si consolidano portando il soggetto verso la condizione di esaurimento e/o malattia. Tale situazione a lungo andare determina una diminuzione delle nostre capacità di risposta e di adattamento, la cosiddetta sindrome da esaurimento. In questo caso si parlerà di "DIS-STRESS".

Lo stress che ultimamente viene definito come la malattia del secolo è stato ed è molto studiato. il funzionamento del sistema stressor / stress è stato descritto come sindrome generale di adattamento dal fisiologo Hans Selye. Tale fenomeno e visto  come: “…l’insieme di reazioni non specifiche che l’organismo oppone a una aggressione qualsiasi (traumi, affaticamento, anossia, intossicazione,ecc….) per compensare, entro certi limiti, le alterazioni fisiologiche derivate dalla situazione specifica”. L’immagine sotto riporta schematicamente cosa succede ogni volta che veniamo colpiti da uno stressor. 



Tra i sintomi più frequenti dello stress ricordiamo: frequente sensazione di stanchezza generale, accelerazione del battito cardiaco, difficoltà di concentrazione, attacchi di panico, crisi di pianto, depressione, frustrazione, attacchi di ansia, disturbi del sonno, dolori muscolari, ulcera dello stomaco, diarrea, crampi allo stomaco, colite, malfunzionamento della tiroide, facilità ad ammalarsi, difficoltà ad esprimersi e a trovare un vocabolo conosciuto, sensazione di noia nei confronti di ogni situazione, frequente bisogno di urinare, cambio della voce, iperattività, confusione mentale, irritabilità, abbassamento delle difese immunitarie, diabete, ipertensione, cefalea, ulcera.

Friedman e Rosenman hanno classificato gli individui in due tipi a seconda della personalità e della resistenza allo stress. Gruppi definiti tipo A e tipo B.
Gli individui appartenenti al tipo A sono quelli più esposti allo stress,  presentano una maggiore probabilità di soffrire di qualche disturbo sia fisico che psichico dovuto alla pressione di eventi stressanti (leggi anche stress e malattia). Coloro che appartengono al Tipo B invece, manifestano una più elevata capacità di fronteggiare situazioni potenzialmente stressanti, rendendo di conseguenza minore il rischio di ammalarsi. 
La differenza tra le due tipologie non dipende tuttavia dal fatto di possedere due diverse e ben definite strutture di personalità, quanto al modo in cui viene organizzata la risposta a situazioni stressanti.



Un soggetto wellness, dovrebbe appartenere al gruppo B, se così non è tramite il wellness si deve cercare di portare un soggetto A verso la tipologia espressa nel gruppp B.

Finchè il corpo riesce ad adattarsi e non cede alla fase dell’esaurimento il soggetto può definirsi in omeostasi. la situazione migliore si ha quando il soggetto si può definire rilassato.
Faccio mie le parole di Osho Raineesh che nel libro “Tantra, la comprensione suprema”definisce il rilassamento cosi:


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