lunedì 6 ottobre 2014

PIEDE E POSTURA




Anatomica il piede è composto da 26 ossa, 107 legamenti e 19 muscoli.  Tale conformazione, permette ai piedi una grande flessibilità e capacità di adattarsi alle irregolarità del fondo su cui si appoggiano nelle più svariate situazioni. 
Ogni volta che il piede compie un azione, ossa, legamenti e muscoli vengono chiamati in causa in maniera diversa affinché il piede, risponda alle sue funzioni statiche e dinamiche.
Il piede presenta a livello della pianta se fisiologico,  una volta  trasversale ed una longitudinale. La volta longitudinale a sua volta è formata da due archi, uno interno ed uno esterno. 
Oltre alla funzione statico dinamica, i piedi fanno parte dei recettori del sistema tonico posturale, ovvero l’insieme dei sistemi che governano la postura.
Il piede è un recettore, in grado di raccogliere, tutta una serie di dati, che saranno poi trasmessi al sistema nervoso, che a sua volta reagirà in base alla situazione. Il piede è anche un sistema efferente del sistema posturale, perché tramite i muscoli è in grado di modificare il suo stato e di conseguenza quello di tutto il corpo. Il piede è in grado di adattarsi, in modo da  compensare eventuali squilibri propri o di altri recettori posti più in alto ( occhio, denti, propriocettori, vestibolo ecc..). 

Il piede può essere la causa scatenante i problemi posturali quando presenta problemi:
  • congeniti strutturali
  • è stato soggetto a traumi
  • porta calzature inadeguate
  • mezzi di correzione inadeguata
Quando invece il piede si adatta ad un problema posturale (situazione che si evince tramite la pedana stabilometrica) lo fa in due modi di versi. Inizialmente si presenta come una situazione modificabile se viene corretta la situazione a monte. Se invece la problematica iniziale resta e non viene corretta allora il piede si struttura in disfunzione.
La terza situazione in cui il piede è coinvolto nelle problematiche posturali è la situazione in cui il piede è allo stesso momento causa del problema e tampone di un altro problema.
Lo strumento per valutare i piedi è il podoscopio e spesso su con questo strumento si vede come  le persone presentino diversità nella distribuzione del carico a livello dell'impronta plantare. 
Per conoscere veramente come un piede si presenta bisogna chiedere al soggetto di posizionarsi in appoggio monopodalico situazione in cui il piede cambia appoggio, compie continui movimenti di adattamento, cerca la posizione di maggiore equilibrio del corpo e tende, oscillando ad una posizione in valgo o in varo.
A seconda dello stato dei muscoli retro malleolari interni od esterni, si avrà nel primo caso una situazione di piede cavo e nel secondo caso un aumento dell'impronta con piede piatto.



Sarà possibile notare differenze di impronta, da situazioni di  netta tendenza al valgismo o al varismo a situazioni in cui  i due piedi tendono ad appoggi opposti, uno in valgo e uno in varo, prendendo il nome di "piedi disarmonici". 

Un’altra cosa importante da fare nella valutazione dei piedi, è far camminare, il soggetto a piedi scalzi avanti e all'indietro. Il cammino normale prevede un appoggio sul tallone esterno, poi sulla metà esterna del piede, un appoggio completo, poi una fase di appoggio solo sui metatarsi ed una fase finale di distacco dal suolo preceduta da un contatto dell'alluce. 

Ad ogni tipologia di piede corrisponde un determinato posizionamento dei segmenti corporei.

Quando un soggetto presenta piattismo a livello dei piedi si assiste a tutta una serie di adattamenti posturali.
  • Piede piatto
  • Calcagno in valgo
  • Tibia e perone in rotazione interna
  • Femore in rotazione interna
  • Rotula posizionate all’interno
  • Antiversione del bacino
  • Orizzontalizzazione del sacro
  • Aumento della curva lombare
  • Ipercifosi dorsale compensatoria
  • Piano scapolare posteriore
  • Iperlordosi cervicale
In questa situazione ci si trova con l’angolo sacrale alterato che aumenta la lordosi con conseguente chiusura delle faccette articolari vertebrali. 



 Quando un soggetto presenta cavismo a livello dei piedi si assiste a tutta una serie di adattamenti posturali.
  • Piede cavo
  • Calcagno varo
  • Tibia e perone in rotazione esterna
  • Femore in rotazione esterna
  • Rotula posizionata all’esterno
  • Ginocchio recurvato
  • Retroversione del bacino
  • Verticalizzazione del sacro
  • Diminuzione delle curve rachidee


ESERCIZI  VARI

  • sedersi su uno sgabello basso, con le ginocchia flesse e i talloni in appoggio al terreno, sollevare con forza gli avampiedi e tenere la posizione per alcuni secondi.
  • Di seguito riabbassare gli avampiedi, flettendo le dita per alcuni secondi. 
  • Sedersi a terra  ginocchia flesse e distanziate fra di loro i piedi vanno mantenuti a terra, avvicinare le ginocchia fino a toccarsi, sollevando il bordo esterno dei piedi mentre il bordo interno appoggia al suolo.
  • Gambe posizionate come nell’esercizio precedente. In questo esercizio le ginocchia si devono allontanare in modo da, sollevareil bordo interno dei piedi mentre il bordo esterno appoggia al suolo. 
  • Sedersi a terra e cercare di afferrare con le dita dei piedi dei piccoli oggetti (matite,penne,un panno, piccole palline ecc..).
  • Da seduto cercare di arrotolare un piccolo panno mantenendo i talloni a terra e usanso solo le dita e l’avampiede.
  • Camminare sugli avampiedi con ginocchia distese e bloccate. 
  • Camminare sui talloni con ginocchia distese e bloccate.
  • Camminare con andatura "rullata" (tacco-pianta-punta). 
  • Camminare sul bordo esterno dei piedi in massima supinazione.
  • Camminare sul bordo interno dei piedi in massima pronazione
  • Tracciare una linea sul pavimento e chiedere al soggetto di camminare come se fosse un equilibrista mettendo un piede davanti all'altro a contatto tra loro, con il centro della pianta dei piedi sulla linea.
  • Tracciare una linea sul pavimento e chiedere al soggetto di camminare incrociando i piedi e senza mai toccare la linea che deve stare al centro dei due piedi.
  • Da seduto, tenere con il bordo interno dei piedi (pianta contro pianta) una palla medica da kg 1 per qualche decina di secondi. Ripetere l'esercizio almeno 5 volte.

Se  invece si vuole aumentare la propriocettività del piede e della della caviglia seguire gli esercizi nella tabella sottostante.







Nessun commento:

Posta un commento